Aumenti veri, giù le mani da scatti anzianità e orario di servizio: la Gilda incontra i lavoratori
di Alessandro Giuliani, La Tecnica della scuola 14.11.2017
– Alla Gilda degli insegnanti non piace proprio questa Legge di Stabilità. E ancora meno le striminzite risorse previste per il rinnovo contrattuale.
L’organizzazione autonoma, che siede al tavolo delle trattative ma da un po’ di tempo procede da sola nella sua azione sindacale, chiede maggiori risorse per l’aumento stipendiale, in vista delle trattative per il rinnovo del contratto all’Aran da cui difficilmente si uscirà andando oltre gli 85 euro lordi pattuiti un anno fa, e anche meno burocrazia per la funzione docente.
NESSUNA “FUGA IN AVANTI”.
Nell’ultimo periodo, l’organizzazione sindacale guidata da Rino Di Meglio ha messo le mani avanti pure sul su eventuali “fughe in avanti” su scatti di anzianità ed orario di servizio.
Scongiurando, per i primi, qualsiasi ipotesi di rischio cancellazione, e sull’orario le voci di possibili incrementi a stipendio sostanzialmente fermo, visto che le buste paga anche con gli aumenti in arrivo continuano abbondantemente a rimanere sotto la media Ocse e pure l’inflazione.
15 E 16 NOVEMBRE ASSEMBLEE E PROTESTE
Proprio per rivendicare tali prerogative ed opporsi a possibili “scenari”, il 15 e 16 novembre, la Gilda chiama a raccolta i docenti di tutte le scuole di ogni ordine e grado che contemporaneamente sull’intero territorio nazionale si asterranno dal lavoro per partecipare alle iniziative di protesta organizzate dalle sedi provinciali del sindacato.
Nella capitale l’assemblea si svolgerà giovedì 16, presso l’Itis Galilei, zona Esquilino, con la partecipazione del coordinatore nazionale della Gilda Rino Di Meglio.
Lo slogan della due-giorni di assemblee sarà: “diritto a un contratto di lavoro dignitoso e difendere la libertà di insegnamento”.